Chiesa di Santa Maria
delle Selve - (Monzuno)
Chiesa sussidiaria
Maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche
IX - XI (preesistenze intero bene)
Negli antichi documenti accanto alla parrocchia di Monzuno viene citata una seconda parrocchia, già chiamata in antico Santa Maria delle Selve.
Qui sorgeva un ospedale per l’alloggio dei pellegrini e per gli infermi, le cui origini risalgono alla fine dell’XI secolo; l’ospedale fu dato in potestà poco dopo il Mille ai Vallombrosani che vi istituirono un priorato.
1477 - XVIII/fine (passaggio di proprietà intero bene)
Sisto IV con bolla del 1477 univa il Priorato dello Ospitale dei Vallombrosiani all’Infermeria del convento di San Francesco a Bologna, sancendo di fatto il passaggio alla cura dell’Ordine dei Minori Conventuali che lo tennero fino alla soppressione delle Corporazioni Religiose, alla fine del Settecento.
1569 - 1572 (rifacimento intero bene)
Il 12 febbraio 1569 i padri di San Francesco, in un documento di locazione, promettono di ricostruire la chiesa ormai in rovina, della larghezza di 25 piedi e lunghezza di 30, in calce, coperta e tegolata, con finestre e porte lignee e gli altari, e di terminare la fabbrica entro due anni: la chiesa sarà effettivamente ultimata entro il 1572 e fu evidentemente ben conservata a lungo, tanto che alla metà dell’Ottocento la chiesa di Santa Maria viene detta di fabbrica moderna.
1950 - 1960 (ristrutturazione intero bene)
Non si hanno notizie circa l'anno di ristrutturazione della chiesa che, nel suo stato attuale, presenta un interno profondamente rivisitato nel secondo dopoguerra.
Descrizione
La chiesa di Santa Maria delle Selve è situata presso un bivio della SP 59 da Monzuno in direzione nord.
E’ orientata verso nord.
Di struttura essenziale, ha una facciata con un’unica apertura e tetto a capanna; l’esterno è caratterizzato da due sporgenze addossate ai fianchi ritmati unicamente da tre finestre rettangolari ciascuno e da un’abside leggermente incurvata.
Il tetto a travi lignee conclude l’aula priva di decorazioni.
Contesto
La piccola chiesa di Santa Maria delle Selve, piccola chiesa di mezza costa alle pendici del Contrafforte pliocenico, sorge in prossimità di un bivio della SP 59 che da Monzuno conduce verso nord; fra la località Tre Fasci e la località Selve.
La chiesa sorge nel cuneo del bivio, rialzata rispetto alla sede stradale principale.
Nelle vicinanze si trovano alcune abitazioni private e la caserma dei Vigili del Fuoco.
Impianto planivolumetrico
L'aula è isolata.
Esterno
La chiesa è preceduta da un sagrato informale, quasi un territorio di risulta, asfaltato, privo di delimitazioni verso la strada secondaria che corre a sinistra e terminante in una rivetta che scende verso la strada provinciale a destra.
L’intera chiesa è circondata da un cordolo calpestabile in cemento della larghezza di ca. 50 cm., rialzato di ca. 3 cm. dal piano del sagrato e della strada. Le pareti di tutto l’edificio sono intonacate e finite con tinta giallo paglierino.
La facciata priva di decorazioni architettoniche ospita un portale a due battenti sormontato da una brevissima pensilina e una luce.
In alto, sotto la cuspide del tetto, è affissa una croce.
I due lati sono caratterizzati da due piccole sporgenze nel muro che proseguono la linea della facciata e terminano con due spioventi a ricalcare le linee di due navatelle laterali delle quali non hanno tuttavia l’altezza; proseguono per circa 1,5 metri lungo entrambi i lati.
Tre finestre rettangolari su ciascun lato, prive di decorazione, spezzano l’uniformità delle pareti e danno luce all’aula interna.
Il volume della chiesa è concluso da un’abside leggermente ricurva.
Il tetto è a capanna con manto in coppi.
Pianta
Chiesa con pianta ad aula, orientata a nord.
Interni
Si accede all’aula unicamente mediante il portale d’ingresso in legno, a due battenti, con soglia in pietra moderna. In controfacciata il portale è inserito in una specchiatura rettangolare rientrante rispetto al muro, priva di decorazioni come il resto della parete.
Pavimento in cementine, pareti rivestite in perline di materiale plastico fino all’imposta delle finestre rettangolari, tre per lato, prive di decorazioni.
Il presbiterio, rialzato rispetto al piano dell’assemblea da due gradini in scagliola, è parimenti pavimentato in cementine e presenta come unico arredo fisso l’altare preconciliare addossato al fondo della parete del coro.
Quest’ultima, leggermente convessa, è priva di decorazioni. Il presbiterio prende luce da una finestra che si apre al culmine della parete di fondo e segue il profilo del tetto a capanna. Conclude l’aula un soffitto a trave e travetti.
Impianto strutturale
Struttura in pietra legata con malta e intonacata.
Apparati liturgici
L'assemblea è ordinata a battaglione con due file di sedie e due soli inginocchiatoi per parte, in legno, collocati presso il presbiterio.
E' presente l'altare preconciliare, in marmo, addossato alla parete di fondo dell'abside, completo di tabernacolo.
L'altare post conciliare e l'ambone a leggio, entrambi in legno, sono mobili.
Presso l'ingresso della chiesa, all'inizio della parete sinistra, un confessionale incastonato nella nicchia visibile all'esterno è ora in disuso.
Adeguamento liturgico
Altare - aggiunta arredo (Anni '70)
Aggiunta dell'altare post conciliare, mobile, in legno, al centro del presbiterio.