Chiesa di San Nicolò
di Gardeletta - (Marzabotto)
Marchetti, Gaetano (progetto)
Architettura moderna (costruzione)
Notizie Storiche
XIII (preesistenze intero bene)
Una chiesa in territorio di Gugliara, o Agugiara, o Lagugiara, era presente fin dal 1200. Non se ne hanno notizie successive fino al XIX secolo.
1839 (restauro intero bene)
Nel 1839 la chiesa fu interamente rinnovata ad opera del parroco, don Serafino Calzolari, il quale edificò anche il campanile. Viene descritta con un solo altare, con l’unica cappella voltata e il resto a soffitto.
1960 - 1961 (ricostruzione intero bene)
La chiesa fu distrutta durante la seconda guerra mondiale.
Nel 1960 fu commissionato al geometra G. Marchetti il progetto per una nuova chiesa che unisse le antiche cure di San Nicolò di Gugliara e di Caprara di Marzabotto, entrambe distrutte.
Il nuovo edificio ecclesiastico fu approntato velocemente e aperto al culto l’anno successivo, come testimoniano una iscrizione in facciata e la data di posa delle due acquasantiere donate da una benefattrice.
Descrizione
La chiesa di San Nicolò sorge all'interno di un borgo di nuova edificazione nel fondovalle del Setta.
L'esterno, caratterizzato da un paramento quasi interamente in laterizio faccia a vista, evidenzia nell'aggetto dei volumi la presenza di cappelle laterali e il volume del presbiterio con coro.
L'interno, ad aula con tre cappelle laterali per lato, comprende un presbiterio quadrangolare con ali laterali e un coro parimenti quadrangolare; l'aula è coperta a soffitto piano e il presbiterio e il coro a capanna.
Contesto
Posta alle pendici del monte Venerio, presso il fiume Setta, oggi chiusa fra la strada di fondovalle, la ferrovia e l’Autostrada del Sole, in un borgo quasi interamente costruito negli anni Settanta nei pressi dell’antico nucleo fortificato delle Murazze.
La chiesa sorge discosta dal cimitero del paese, oggi collocato lungo la strada che conduce al piccolo nucleo abitativo de La Quercia.
La chiesa è orientata a sud.
Impianto planivolumetrico
L’aula liturgica è aggregata orizzontalmente ad un volume che sorge ad est che comprende una cappella feriale e nel quale si innesta il volume del campanile, addossato al fianco sinistro del presbiterio, e al volume della casa canonica che sorge ad ovest e si innesta all’altezza del presbiterio.
Esterno
Si accede all’area parrocchiale mediante una breve discesa in parte asfaltata che copre il dislivello fra la via Gardeletta e il piano ove sorge la chiesa e termina in un breve slargo con alcuni posti auto.
L’aula liturgica è preceduta da un ampio sagrato sterrato e da una scalinata a tutta larghezza a sei alzate. Il fronte è caratterizzato da un’alta base rivestita in lastre di pietra al centro della quale si apre il portale con cornice strombata.
La porzione superiore, in mattoni faccia a vista, è caratterizzata da due finestre binate rettangolari in asse con il portale ed è chiusa da un profilo a doppie falde diversamente inclinate a formare una cuspide a vela con croce sommitale.
Il fianco sinistro, in mattoni faccia a vista come gli altri prospetti, è caratterizzato dall’aggetto del volume che comprende le cappelle laterali nel quale si aprono due finestre rettangolari.
Il fianco del presbiterio, il cui volume è in ulteriore aggetto, è parzialmente schermato dal volume del campanile ed è caratterizzato nella porzione scoperta da tre finestre.
Nel coro, a pianta quadrangolare e di altezza e larghezza minori, si aprono due finestre per lato; la parete di fondo è muta.
Il fianco destro dell’aula è parzialmente celato dal volume della casa canonica che comprende l’aggetto del presbiterio e parte del volume delle cappelle laterali; la porzione a vista ripete finiture e finestrature del lato sinistro.
Presso la facciata si apre una porta laterale.
L’intera struttura è coperta a capanna con una porzione rialzata in corrispondenza del presbiterio.
Pianta
Ad aula, con cappelle laterali, presbiterio e coro quadrangolari.
Interni
Si accede all’aula mediante un endonartece suddiviso in tre volumi che media l’ingresso centrale, l’ingresso laterale all’angolo nord ovest e un locale di servizio all’angolo opposto.
Sulla struttura si imposta una cantoria sormontata da finestre binate.
L’aula è pavimentata a palladiana.
Il volume dell’aula è ritmato in tre campate in corrispondenza delle quali si aprono tre cappelle cuspidate introdotte da pilastri fasciati da lastre di marmo rosso alternate a specchiature in marmo rosa. Il soffitto piano è ritmato da travi trasversali impostate su mensole. Il presbiterio è rialzato di due gradini e introdotto da un fornice a cuspide; è anch’esso pavimentato a palladina.
Ha pianta quadrangolare con ali laterali a tutta altezza; nella parete di sinistra si aprono tre finestre, nella parete di destra l’accesso alla sagrestia e alla casa canonica. E’ coperto a capanna con travi longitudinali su mensoline.
Il coro ha pianta quadrangolare e volume di minore ampiezza e minore altezza rispetto al presbiterio, prende luce da due finestre che si aprono nei lati ed è coperto a cuspide.
Impianto strutturale
Struttura portante in laterocemento; orizzontamenti a travi in c.a., manto in tegole marsigliesi.
Apparati liturgici
L’assemblea è ordinata in due file di sedie e panche disposte a battaglione conformemente al volume dell’aula.
Il presbiterio, separato da una balaustra in pietra, comprende un altare preconciliare rialzato di tre gradini sopra i quale è collocato il tabernacolo, un ambone a leggio con struttura piena in legno a destra e una sede in forma di panca con schienale basso addossata alla balaustra di sinistra che separa l’area presbiteriale dall’area destinata al coro, compresa nell’ala sinistra del presbiterio.
Nella prima cappella a sinistra è presente il fonte battesimale a fusto.
Nelle ultime cappelle a destra e a sinistra sono presenti due confessionali.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1970)
Aggiunta arredo all'occorrenza.