VERGIANO (a)
Comune e Parrocchia compofta da 126 anime divife in 27 famiglie abitanti in quattro borghetti ed in 5 Cafe fparfe alla campagna; come Comune divide a vicenda il diritto di fare il Maffaro con Fradufto.
Le parrocchie di Trafaffo, di Lognola, di S.Andrea Val di Savena, e di Stiòlo chiudon quefta parrocchia d'ogn'intorno.
S. Aleffandro Papa è il fuo titolare, libera della menfa è la fua collazione, ha il fonte battefimale, ed alla Chiefa ed alla Canonica hà fatto tuttociò che poteva per riabbellirla il zelante gentil parroco D. Gio. Domenico Baccialli.
Famofa è la fua aria, coficchè fattofi da noi un calcolo ful libro de' morti dall'anno 1770 al 1780 fù trovato non afcendere quello degli adulti, che a poco più dell'un per cento ad anno, non hà però molto di che confumarfi per funeftare la memoria e la ilarità de' viventi col lugubre fuono che loro ricorda fenza prò dell'aftinto effere un vivente paffato all'altra vita il fuo antico bronzo gettato dal fonditore Rolando nel 1362.
La Chiefa prefente è ftata eretta alle falde del Monte di valle del Corniòlo fopra di un etto luogo poco lontano dal Fiume Savena, e fulle rovine di un antico Caftello, o Ròcca, o Torre fortificata, come additano le rimafte reliquie di un groffo e lungo muraglione; il di cui fondamento ora ferve di fponda eftrema al prato, che fi ftende trà la Chiefa, ed il ciglio della rupe verfo Savena.
Produce quefto Territorio annualmente molte Frutta, molte Caftagne, molta Ghianda, molta Legna da fuoco, molto Fieno, poco Pafcolo da poche terre a fodo, poca Seta, tre mifure per ogni femente dal Grano ,e tre fcarfe dai Marzatelli che vi fi feminano, e pochiffima Canape.
Ci cade quì un acconcio l'avvertire, che la metà del fruttato da noi prefcritto a territorj è ragguagliata al generale, ed alla intrinfeca qualità de' fondi, feparata da qualunque particolare induftria e fpefa dell'Agricoltore, e non ci è ignoto, che in qualche parte di più Territori la locale fituazione di taluni fondi o la induftria e fpefa di alcuni diligenti agricoltori giunge a far produrre alla terra un anno per l'altro fei in fette mifure per ogni mifura di femente al Grano, e quattro in cinque a Marzatelli, e di quefti ancor fette, otto, e nove mifure (eccettuando fempre il così quà detto Formentòne), mà non per quefto crediamo poffa dirfi, che il generale de'territorj produca le cinque, fei, e fette mifure per femente etc.
Abbiam dovuto fare quefta digreffione, per certi fapienti dell'oggidì, che ci taccian forte d'innavertenti in quefta parte del noftro Dizionario, lafciando volentieri il carico alli pratici agricoltori e diligenti colòni de' luoghi di attenerfi alla noftra trafcuraggione o alla di coftoro fapienza, fecondo che la natura e la efperienza ad effi infinuerà doverfi attenere.
Eravi anni fono in quefto territorio una cava di Saffo arenario per macini da Molino, ma l'efferfene trovata un altra in fito più comodo, e di grana migliore, hà levato a quefto Popolo quefto rami di commercio, altro non effendo rimafto alla fua induftria, che l'arte dei Cappelli di paglia, de' quali molti e ne vendono a Modenefi, la Tintorìa con Mangano e Valca, un Molino, un Sarto, ed un Notaro.
Il clima è ventofo, il fuòlo arenofo di natura dolce e buono mà di poco fondo perchè poggiato in un ammaffo di banchi o ftrati di faffo galeftrino, o di faffo arenario e pietra ferena, di cui una cava trovoffone vicino al borgo di Zaccarlina atta a coprire i tetti, nel fondo dal parroco Bacialli acquiftato per la compagnia del Santiffimo.
Nello fcavare un fondamento per farvi fopra una fagreftia, alla profondità di circa 12 piedi fi trovarono poco meno di 30 anni indietro quantità d'offa e di cranj umane di gigantefca grandezza; mà anziche arricchirine il gabinetto di cofe naturali del celebre Unftituto, o un qualcuno de' particolari che fono in cafa di alcuni dotti naturalifti bolognefi, gecer la folita fine degl'altri; cioè fi benediffero, fi ruppero, e fi rifeppellirono in luogo facro, per timore di far del male a que' cui appartennero, quafi che la loro felicità nell'altro Mondo debbe confiftere dal luogo in cui di quà fi feppellifcono i loro cadaveri ed offa.
Sono i Borghetti di quefto territorio:
- Cafone di fam.4
- La Torre di fam.5
- Vergiàno di fam.5
- Zaccarlina di fam.5.
Se non ci foffe venuto fatto cafualmente di poter vedere un antica autentica pergamèna, niente più del già detto avremmo potuto aggiungere di quefto luogo; mà da effa rilevato abbiamo, che era Caftello Vergiàno fino dal 1260, e chi sà quanto prima ancora, e che in effo ftabilironfi, e nel vicino Roncaftaldo, i difcendenti di quel Macchiavelli, che con altre famiglie nobili Fiorentine avvanzate alla famofa rotta di Arbia, vennero a ftabilirfi in Bolognefe (vedi nota 260); famiglia che per lungo tempo fi mantenne ricca e famofa (vedi nota 261), ed una di quelle illuftri fventurate, alle quali tocca ricordarfi con fofpiri della paffata grandezza de' loro antenati.
Nel 1560 con fuo Breve PIO IV conferì a D. Giuliano degli Afperòni la Rettorìa delle parrocchiali "..invicem perpetuo unitae.." (dice il Breve) di S. Alefandro di Vergiano, e di S. Donino di Stiòlo (vedi nota 262).
NOTE:
a - Alla deftra della Savena fuori di Porta S. Stefano miglia 19 da Bologna.
260 - Nel 1260 alli 4 di Settembre i Fiorentini co' Bolognefi, Lucchefi, Piftoiefi, Pratefi, Volterrani, Aretini, Sanmianiatefi, San Geminianefi, e Colligiani ufcirono in campagna contro i Senefi e loro collegati col Carroccio e con la loro Campana all'ufo di que' tempi, ed attaccata battaglia preffo il Fiume Arbia (che da preffo Melito in Fiorentino nafcendo confonde le fue acque con quelle dell'Ombròne di contro a Bibiano nel Montalcinefe) dopo più ore di oftinata zuffa toccò a Guelfi di cedere con la perdita del Carroccio, delle bandiere, della cafta militare, di quattro mila prigioni, di tre mila morti nel campo, oltre quantità di feriti; trà le nobili famiglie che in quefta occafione fpatriarono da Firenze e ricovraronfi in bolognefe, vi furono i Roffi, i Mannelli, i Macchiavelli, i Vimucci, i Barbadori, i Gherardini, i Guidalotti, i Ferabofchi, i Magalotti, i Mancini, i Vecchietti, gl'Arrigucci.
261 - Nel 1326 trà le provifioni fatte al tempo di Guafta da Radicafani Poteftà di Bologna vi fù quella di trovare venti mila lire di bolognini per fupplire alle fpefe neceffarie a mantenere Soldati ed Ambafciatori in fervizio del Duca di Calabria nelle parti della Tofcana, e per fervizio del Legato in Lombardia e delle S. Chiefa, e per far guerra contro i Modenefi e Bonaceffi, a petizione del Legato e del Papa (Così dice la pergamena da noi
letta e riconofciuta e confermata nel 1640 alli 23 di Luglio, ea efiftente in mano di uno de' rami Macchiavelli rimafti, rogata in Luglio da Gio. Giacomo da Galesàno).
Per non creare un debito fruttifero, fi pensò di offrire a chiunque aveffe fomminiftrato il neceffario denaro per quefti bifogni di concedere ampiamente l'efenzione da ogni impofizione e gravezza, trà quelli che lo fomminiftrarono vi furono Ugolino, Chierichino, e Giovanni detto il Roffo fratelli e figli del qu.Azzone Macchiavelli da Roncaftaldo e da Vergiliano, e ad effi loro fù con eftefo iftromento accordata la efenzione promeffa.
Nel 1370 Tadeo della nobile famiglia de' Loiani prefe in moglie, celebrandone con folennità e pompa le nozze, Francefca di Ghilino di Pace Macchiavelli; ed ebbero i Macchiavelli fino al 1600 Anziani, Canonici, Dottori, Poeti, un Uditor di Rota e prelato nel 1600, e Capitani. Dolf.Cron.pag.771.
262 - Dat. Roma VIII Id. Januarias Pont. an.I. Ronconi Catal. Monum. Bon. T. VI. pag. 853. Vedafi di Vergiàno il Calfolàri Rac. Inftit. Tom. IV. pag. 169.
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