oratorio ca del costa
Oratorio di Santa Croce di Ca' del Costa (Monghidoro)
Maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche
1690 - XVIII fine (costruzione intero bene)
L’edificio risale al XVII secolo, come testimonia una iscrizione in facciata (MDCXC).
Calindri negli anni Ottanta del Settecento cita un oratorio di S. Pietro della Selva fra la Costa e la Cà, forse da identificare nell’attuale oratorio di Santa Croce.
L’oratorio fu adibito a prigione probabilmente verso la fine del XVIII secolo.
Insieme ad altre costruzioni ad esso adiacenti, fra le quali una casa abitata da un religioso, e il toponimo “Gabellino” riferito ad una località distante poche centinaia di metri da Ca’ del Costa lasciano presumere che la borgata abbia svolto un ruolo legato al confine con la Toscana.
1970 - 1980 (rifacimento coperto)
Abbandonato il culto, nel piccolo oratorio crollò il tetto.
Intorno al 1980 per volere popolare fu costituito un comitato e l’oratorio fu restaurato grazie alle offerte.
2008 (ristrutturazione intero bene)
Sono stati effettuati alcuni lavori di ristrutturazione dell’Oratorio di cui, tuttavia, non è stata reperita documentazione.
Descrizione
L’oratorio di Santa Croce sorge a brevissima distanza dal confine toscano, lungo la provinciale che conduce da Monghidoro a Pietramala.
Di forme essenziali, con tetto a capanna, presenta un’aula pavimentata in cotto ornata unicamente dagli stucchi della parete di fondo.
Contesto
L’oratorio sorge al centro della borgata Ca' del Costa sulla strada provinciale 65, a pochi passi dall’innesto della via laterale di S. Pietro – forse memoria dell’antica dedicazione dell’oratorio, e a poche centinaia di metri dal confine con la regione Toscana.
E’ orientato ad est
Impianto planivolumetrico
L’oratorio si presenta come edificio isolato.
Esterno
L'edificio si erge a filo strada privo di sagrato, in un tratto di provinciale costretto fra edifici secolari.
La facciata, a capanna, intonacata e non tinteggiata, presenta un portale trilitico con mensola superiore e due aperture laterali allungate, anch'esse a sistema trilitico a vista, con davanzale toroide in arenaria ed inferriate a maglia quadrata.
La facciata, che si chiude a capanna, è ornata da un arco lapideo annegato nell'intonaco con chiave di volta a sporto, epigrafe e data in chiave: 1695.
Il fianco sinistro presenta due aperture rettangolari anch’esse incorniciate in pietra.
L’abside quadrangolare è interamente celato dalla sagrestia che ha identica larghezza e altezza dell’aula e occupa la parte posteriore del volume.
Il fianco destro ripete le aperture del fianco sinistro; presso la facciata si apre una piccola porta laterale.
Pianta
Ad aula, con presbiterio quadrangolare.
Interni
Si accede all’aula scendendo il gradino della soglia d’ingresso.
La controfacciata è caratterizzata dagli sguinci delle finestrelle laterali alla porta d’ingresso; una acquasantiera a parete è incastonata a sinistra della porta stessa.
L’aula, pavimentata con mattonelle di cotto moderno, presenta un soffitto a capanna con trave ribassata di colmo.
Due lesene tronche delimitano in parte l’area del presbiterio che si presenta al piano dell’aula.
L’altare, staccato dalla parete di fondo, ha conservato il paliotto in scagliola ed è l’unico arredo fisso.
Il presbiterio prende luce da due finestrelle rettangolari laterali.
La parete di fondo ospita una cornice in stucco parzialmente dorato con battuta tinta in aranciato nella quale è inscritta la pala d’altare.
Due aperture laterali arcuate, sormontate da due sopraporta in stucco con angioletti, conducono alla sacrestia.
Impianto strutturale
Struttura portante mista, in cemeno armato e pietra locale; orizzontamenti in cemento e legno.
Manto in coppi.
Apparati liturgici
L’assemblea è ordinata in panche disposte a battaglione su una unica fila.
Il presbiterio ospita l’altare preconciliare ricollocato su un rialzo in cemento.
L’oratorio è privo di repositorio eucaristico, di sede e ambone.
Un confessionale è stato collocato in sagrestia.
Adeguamento liturgico
Altare - intervento strutturale (1970-1980)
L'altare preconciliare è stato demolito insieme al dossale e ricostruito circa 30 cm più avanti, in mattoni, su una soletta di cemento.