Chiesa parrocchiale: di Santo Stefano di Scascoli
Maestranze bolognesi ( nella ricostruzione)
Notizie Storiche
1378 – 1508 (impianto intero bene)
Nel Campione della Mensa Arcivescovile del 1378 troviamo nominata per la prima volta la chiesa di Scascoli, con il titolo di S. Stefano di Sassichascoli e dipendente dal plebanato di Barbarolo. In seguito, in altro documento, la chiesa si trova indicata sotto due titoli e cioè SS. Stefano e Martino, mentre nello stesso Campione del 1378 troviamo indicata sotto il medesimo plebanato di Barbarolo una chiesa dedicata a S. Martino di Campiuno. Di quest’ultima non si hanno più notizie a partire dal 1508.
1681 – 1691 (rifacimento intero bene)
Nel XVII secolo la chiesa si presentava in cattive condizioni. Prima di mettere mano all’edificio, nel 1676, fu ricostruito il campanile e dotato di 4 campane. La cura delle anime venne affidata a don Giovanni Francia, il quale officiò in S. Stefano dal 1678 al 1714. Il nuovo parroco si preoccupò di dare inizio ai lavori: tra il 1681 e il 1691 la chiesa di S. Stefano venne completamente ricostruita.
1823 – 1862 (rifacimento intero bene)
In seguito alle guerre napoleoniche, la chiesa di S. Stefano subì dei gravi danni. Tra il 1823 e il 1862 fu impegno del nuovo parroco Tamburini ricostruire nuovamente la chiesa della quale fu mutato l ’orientamento: nata lungo l’asse est-ovest, fu ricostruita lungo l’asse nord-sud che conserva tuttora. Calindri la descrive “in volta reale”, con tre altari, dotata di un porticato antistante la facciata.
1944 – 1957 (rifacimento intero bene)
Durante la Seconda Guerra Mondiale la chiesa di S. Stefano fu parzialmente distrutta ancora una volta: crollarono più della metà della volta e furono registrati conseguenti danni anche all’interno. Al termine della guerra il parroco del tempo, don Eugenio Andreoli, disegnò il progetto della nuova chiesa e coinvolse i parrocchiani per la ricostruzione. Le pietre squadrate di arenaria furono prelevate dalla chiesa di S. Ansano di Brento, a sua volta bombardata e ricostruita poi in altro luogo. I lavori, avviati nel 1945, terminarono nel 1957.
Descrizione sulla Chiesa
La chiesa di Scascoli sorge nella valle del Savena, in un contesto collinare, isolata rispetto all’abitato. L’architettura, dalle forme lineari che ricalcano i modelli romanici, è in pietra arenaria. Archi a tutto sesto e oculi si ripetono all’esterno, nel portico e nelle finestrature, e all’interno, caratterizzando il disegno dell’aula e delle cappelle laterali.
Contesto
La chiesa di Scascoli sorge a monte rispetto all’abitato omonimo, in posizione isolata. E’ raggiungibile mediante un corto stradello che origina lungo il lato ovest della strada che dalla frazione de La Guarda scende verso il fondovalle del Savena. Collocata su un breve pianoro e orientata a nord, è circondata unicamente dalla casa canonica e da un altro edificio ad uso civile. Sulla collina di fronte all’ingresso, in posizione sopraelevata, è posto il cimitero.
Impianto planivolumetrico
L’aula liturgica, affiancata da due portici, è parte di una aggregazione orizzontale che comprende il volume del campanile, addossato a parte dell’abside, e della casa canonica, anch’essa addossata al lato nord, il cui asse è trasversale rispetto a quello dell’aula con la quale forma una struttura a “L”.
Esterno:
Precede la chiesa un ampio sagrato sterrato che origina dallo stradello d’accesso e prosegue, senza soluzione di continuità e in lieve discesa, circondando i lati est e nord dell’intera struttura costituita da aula, campanile e canonica. La facciata della chiesa, a salienti, è caratterizzata da un elegante protiro su due colonne, concluso a timpano, che precede e inquadra l’ingresso. Più in alto, sullo stesso asse, si apre un rosone. Ai lati del portale due fornici a sesto acuto immettono in due segmenti di portico che occupano, idealmente, la posizione delle prime cappelle laterali. La struttura in blocchi di pietra arenaria a vista si ripete anche sui lati ed è in tutti i casi priva di decorazioni. Lungo il lato sinistro al primo arco che immette nel portico d’angolo fanno seguito quattro monofore; nel cleristorio si aprono tre oculi a distanza regolare. La struttura dell’abside non è indagabile dall’esterno. Oltre la casa canonica e il volume del campanile un locale di servizio si innesta fra il lato destro del presbiterio e la parete di fondo della seconda cappella destra, chiudendo così l’angolo nord-est. La parete destra ripete ritmi, aperture, finestrature e materiali della parete sinistra. Aula e presbiterio hanno tetto a capanna, i portici laterali e le cappelle sono coperti con tetto a leggio.
Pianta della Chiesa:
Ad aula con cappelle laterali e abside quadrangolare.
Descrizione degli interni
L’aula, di carattere sobrio e pressoché priva di decorazioni, è caratterizzata dalla contrapposizione cromatica tra le strutture verticali, finite in tempera bianca con cornici in grigio perla, e le strutture orizzontali, ovvero il pavimento in palladiana di marmo rosso e il soffitto a cassettoni in legno di castagno. Il portale d’accesso, a due battenti, è privo di bussola. Movimentano la controfacciata una cornice in stucco finita in grigio, lineare, che caratterizza anche le pareti, e il rosone con vetrata artistica. Lungo la parete sinistra si apre una prima cappella rialzata di un gradino, pavimentata a palladiana e con soffitto a cassettoni, con altare addossato alla parete di fondo e innestato fra due monofore; la cappella è seguita da una breve intercapedine anch’essa finestrata, passante ma senza sbocco nell’aula, e da una seconda cappella, più piccola, laterale rispetto al presbiterio e anch’essa con fornice ad arco a tutto sesto, con le medesime caratteristiche della prima ma con una sola finestra e volta a botte. Il presbiterio, rialzato di un gradino di marmo rosso e pavimentato con lastre di marmo nero venato, ospita la struttura dell’altare preconciliare in marmo. Il coro, inquadrato da un arco trionfale e celato alla vista da tende, ha pianta quadrangolare, copertura a cupola a pianta ovale e prende luce da una lunetta in alto a destra. Le cappelle di destra ripetono simmetricamente la scansione degli spazi e i materiali delle cappelle di sinistra.
Impianto strutturale della Chiesa
Struttura portante in pietra arenaria.
Strutture di orizzontamento non indagabili, manto in coppi.
Apparati liturgici della Chiesa
L’assemblea è ordinata in due file di panche disposte a battaglione pressoché tangenti alle pareti laterali, con ampio corridoio centrale. Il presbiterio, separato da balaustre, ospita la struttura dell’altare preconciliare in marmo, rialzata di due gradini, completata da un dossale bronzeo con tabernacolo incastonato: il bronzo fu ricavato dagli ordigni bellici e fuso su indicazione del parroco dell’epoca. Al centro del presbiterio è presente un altare postconciliare, in legno, mobile. Sede del celebrante anch’essa presente ma mobile; ambone a leggio a cornu evangelii. Il fonte battesimale, in marmo, è collocato nella seconda cappella di sinistra. Un primo confessionale è collocato nella prima cappella di sinistra, addossato alla parete sinistra; un secondo confessionale è nell’intercapedine fra la prima e la seconda cappella sinistra. Il terzo confessionale è nella prima cappella a destra. Nel coro sono presenti gli stalli.
Adeguamento liturgico
Altare
– aggiunta arredo (1965-1975)
Altare post conciliare in legno:
mobile, collocato al centro del presbiterio.