Questa piccola parrocchia la di cui popolazione ascende che ad anime 135 e posta sulla riva del Fiume Savena, in luogo bens' elevato, ma non aprico essendo dominato da circostanti Colli più alti.Il soprannome di Val di Savena a Lei dato per non confonderla forse con Valle di Sambro, conciossiachè da' antichi tempi fosse appellata questa Parrocchia S. Andrea Vallis Sapine, a parte ancora la di Lei posizione nella Valle di Savena.
Da quel tempo dati la di Lei fondazione s'ignora pienamente, quando alcuna induzione non si volesse raccogliere da un piccolo Borgo di dieci famiglie che forma oltre la metà della Popolazione di questa Parrocchia, e che viene nominato S. Andrea o fossa ceca.
Si scorgoni in questi avanzi tali di luoghi sotterra, di volte e di muri che non saprebbesi ben definire se lo fossero di Castello, di Fortezza, o di Torre, ma dalla loro costruzione può per aldtri dedursi che ne appartenga la edificazione al secolo duodecimo o decimo terzo.
Dal che potrebbesi come si disse essere condotti in non lonata presunzione che la Parrocchia in discroso fosse anche anteriore nella sua fondazione a detta epoca.
E ciò tanto più che si ha memoria di Lei nel 1376 nel qual anno s'indica soggetta al Plebanato di Sambro in oggi detto "Montorio" e che la Chiesa mostrava nel secolo scorso una non comune antichità.
Dalla giurisdizione di Montorio passo a quella di Monghidoro verso la fine del Secolo XVI essendo Arcivescovo l'Eminentissimo Paleotti, e tutt'ora a tale Plebanato soggetta.
Con Bolla delli 12 gennaio 1540 dell'innallora Pro Legato di Bologna Pietro Francesco Ferrerio fu detta Chiesa unita alla parrocchia di S. Martino di Trasasso, forse perchè le scarse rendite di detta Chiesa sopperir non potevano ad un decente sostentamento del Parroco.
Ma una tale unione non fù a lungo, mentre all'epoca della morte del Rettore di amendue le Chiese, D.Ercole Ramazzotti che avvenne nel 1575 venne nuovamente separata la Parrocchia di S. Andrea di Savena da quella di Trasasso.
Appartiene il di Lei Giuspatronato sino dal principio di sua fondazione agli Parrocchiani, ma da questi passò, ignorasi di qual modo, nella Reverenda Mensa Arcivescovile di Bologna, che da tre secoli a questa parte vi esercita il suo diritto.
La popolazione di questa parrocchia non è che di 135 anime.
La limitano le Parrocchie di Trasasso, Cedrecchia, Fradusto, e Vergiano.
Rispetto alla Costruzione, e forma della Chiesa non essendoci dato di poterla descrivere, per essere d'essa nel tempo in cui scriviamo in nuova costruzione, non potremmo che accennare quella che era nelli ultimi anni andati.
Il di Lei aspetto aveva l'impronta di grande antichità, e ben conviene che fosse tale, se le ruine del tempo avevano portata indispensabilmente la necessità di riedificarla.
Era lunga piedi 25 larga piedi 15 ed aveva un solo altare.
A travi era il soffitto meno la Cappella di questo solo Altare che aveasi il soffitto a volta.
Sacra era detta Cappella al Santo Titolare della Chiesa S. Andrea, e rappresentava la Tavola che l'ornava questo Santo Apostolo colla Beata vergine del Rosario col Bambino, e S. Giuseppe, opera riputata di non mediocre pennello.
Dal detto potrà in appresso dedursi a qual dispendio sieno andati esposti li promotori e religiosi assertori di tale edifizio, che non sarà certamente impresa di poco momenti, e s'abbiano pure da Noi anticipatamente elogi ed applausi; conciossiachè di questi tempi non che l'eseguire, il tentare imprese di tal natura merita elogio.
E per primo certamente se li abbia il M.R.D.Ferdinando Raspanti di Lei parroco.
Nel circondario di questa Parrocchia non eiste nè mai esistito alcun Oratorio.
Dista da Bologna miglia 24.