La Chiesa di Anconella la quale secondo viene enunciato nelli Elenchi del secolo XIII e XIV appellavasi dalle vicine popolazioni Antonèla, è situata verso le radici di un Monticello detto il Castelluccio, non lontana dalla Strada Romana che conduce in Toscana da Bologna, dalla quale dista miglia 14 circa.
Da che venisse dedotto il nome di Anconella, e più veramente il nome di Antonèla, al luogo ove è posta, s'ignora, ma sembra doversi dedurre dal nome o soprannome di una famiglia che gran parte possedesse di detto Territorio.
Ignorasi pure se mai qui fosse Terra murata o Castello, ed altro non si conosce per la Storia di questo luogo fuorchè nel 1246 pagava omaggio ad Ubaldino de' Nobili di Lojano, e nel 1326 fu uno de' Comuni che fu astretto dal Senato di Bologna a misura del di lui estimo a concorrere con altre venticinque Comuni alle spese di fortificazioni del Castello di Bisano.
E' tradizione che in antichi tempi avesse qui posta stanza un Eremita la di cui Santa Vita traendo le vicine popolazioni, le inducesse a quivi edificare una piccola Chiesa unita alla di lui abitazione.
Noi non ne sappiamo più oltre della di Lei edificazione sia per determinare l'epoca, sia per indicarne il fondatore, e solo accennaremo come nel Campione di questa Mensa Arcivescovile del 1378 fosse questa Chiesa dipendente dal Plebanato di Barbarolo, al quale è tutt'ora soggetta, e come il di Lei Giuspatronato sia sempre stato della Mensa Arcivescovile di Bologna.
Non ignorasi però come esistesse in questo luogo da remoti tempi un Ospitale che sussisteva ancora nel 1548 e sul quale affacciava diritti di proprietà di questo tempo Ercole Fontana; nel suindicato anno 1584 ospitavano in questo due donne.
Il che addimostrerebbe che Anconella ne' tempi andati non fosse luogo tanto negletto e spopolato, se era fornito di Ospitale: mentre non fondavansi questi filantropici stabilimenti se non se in questi luoghi che per centrale posizione di popolosa regione, e facilitazione de' mezzi di sussistenza potessero occorrere ai bisogni di maggior numero d'infermi.
A corroborare la quale opinione verrebbe il sapersi, come nel 1366 si ritenesse la Chiesa di Anconella di uguale rendita di quella di Roncastaldo una delle chiese Montane più ricche di Prebenda.
Reggeva questa Chiesa nel 1770 D. Francesco Maria Machiavelli.
Questi vedendo che li tre altari in questa Chiesa esistenti erano in pessimo stato ed inoltre occupavano soverchio spazio in un ristrettissimo edificio, feceli di nuovo ricostruire in miglior forma nel 1775, ed internare nelle pareti di circonferenza, ad oggetto e di provedere al decoro del tempio, ed alla comodità dei Parrocchiani; e così di mano a mano venne per tutto il tempo di suo Rettorato, che durò oltre a sei lustri, a provedere li oggetti che potessero abbisognare al divin culto, in gran parte mancati per il furto li 19 Settembre 1770, nella quale occasione furono ancora rapite le Cassette tutte di Chiesa.
Vuolsi ancora accennare come fino del Secolo XVI percorrendo la Diocesi Bolognese in qualità di Visitatore Apostolico Mons. Ascanio Marchesini li 31 Agosto 1573 e visitata questa Chiesa non vi trovasse eretta la Compagnia del SS. Sacramento, e perciò insistesse per la di Lei fondazione, come venne eseguito, mentre in altra visita del 31 Luglio 1584 ritrovolla eretta.
Ma erasi bene dal buon Curato Macchiavelli provisto alli altari, ma la Chiesa abbenchè in parte sbarazzata era però in se stessa rimasta angusta.
A provedere a tale inconveniente nel 1824 il benemerito Reverendo Parroco che anch'oggi la regge Don Valentino Gamberini fece prolungare detta Chiesa dalla parte dell'ingresso; e la maggior cappella ingrandita, volle in essa riposti tutti e tre gli altari serrandone l'accesso con balaustri di ferro , di modochè il restante della Chiesa rimanesse libero per il popolo.
Il maggior Altare e sacro al titolare della Chiesa S. Vittore e la corrispondente Tavola rappresenta detto Santo Martire colle Sante Corona e Lucia.
Delli due Laterali è dedicato quello dalla parte del Vangelo a Maria Santissima sotto l'invocazione del Carmine, nel quale venne eretta sino al 6 Luglio 1644 la Compagnia sotto tal titolo, e l'altro a S. Antonio da Padova ee è di ragione della Famiglia Berti.
Il Campanile è fornito di tre Campane ed edificollo il Parroco che reggeva questa Chiesa sulla metà circa dello scorso secolo M. R. Don Pistolozzi.
E' questo di un altezza che non istà in proporzione della Chiesa assai bassa.
Un solo Oratorio esiste in questa Parrocchia dedicato a S. Francesco di Paola di ragione del Sig. Dott. Luca Vivarelli.
E' sottoposta Anconella al Governo di Lojano.
La di Lei popolazione non è che di anime ducento trenta.
La Festa del Titolare si celebra il 14 Maggio.