Scheda della Chiesa di San Giovanni Battista
Vado - Monzuno
Venturoli, Carlo (ricostruzione)
Maestranze emiliane (ricostruzione)
Notizie Storiche
1300 ante (preesistenze intero bene)
La chiesa antica aveva il titolo di S. Giovanni Battista di Serenico ed è già ricordata negli annali del 1300.
1721 - 1768 (rifacimento intero bene)
Fu ricostruita fra il 1721 e il 1768.
Di questa struttura ce ne dà testimonianza la stampa del Corty pubblicata ne “Le chiese parrocchiali della Diocesi di Bologna”: si trattava di una chiesa di campagna, con facciata semplice nella quale era posizionata un’edicola per una statua, e un basso campanile a fianco, secondo uno schema abbastanza usuale per gli edifici ecclesiastici delle colline bolognesi.
1887 - 1888 (restauro intero bene)
La chiesa di San Giovanni fu di nuovo restaurata a fondo nel 1887-1888.
1944 (demolizione totale intero bene)
L’edificio fu distrutto durante la seconda guerra mondiale, come la maggior parte del paese.
1958 ante - 1958 (rifacimento intero bene)
La chiesa fu riedificata su progetto di Carlo Venturoli, inaugurata nel 1958 ma consacrata solo più tardi da S. E. Card. Carlo Caffarra (nota orale del parroco).
2009 (ristrutturazione presbiterio)
La zona presbiteriale fu rifatta nel 2009 per volere dell’attuale parroco, don Giuseppe Gheduzzi, con arredi in marmo e bronzo dorato.
Descrizione
La chiesa sorge nel centro del paese di Vado ed è ben armonizzata fra gli edifici ricostruiti nel secondo dopoguerra.
La facciata è caratterizzata da un profondo nartece e da un disegno di lesene e cornici in cemento che spiccano sul paramento in mattone faccia a vista.
L’aula ha pianta rettangolare con due grandi cappelle laterali e due cappelline minori presso la controfacciata; è conclusa da un presbiterio a pianta semicircolare.
E’ orientata.
Contesto
La chiesa sorge nel centro del paese, in una piazza adibita a parcheggio, tra edifici porticati del dopoguerra simili alla chiesa per materiali, impostazione architettonica ed epoca di costruzione.
La chiesa è in stretta connessione con il centro commerciale, sociale e i punti di servizio del centro del paese, innestato fra la ferrovia, il letto del fiume Setta e l’autostrada A1.
Impianto planivolumetrico
L’aula liturgica è parte di una aggregazione orizzontale di edifici che comprende, a sud, la casa canonica innestata all’altezza del presbiterio e con uno sviluppo perpendicolare rispetto all’asse della chiesa.
Questa è contigua al campanile, che sorge come volume isolato a sud dell’aula, presso il portico.
Esterno
La chiesa affaccia su un’ampia piazza asfaltata adibita a parcheggio.
La facciata è preceduta da un profondo nartece lastricato in pietra grigia, con tre fornici centrali a tutto sesto in mattone pieno e due laterali architravati, il tutto marcato da cornici di lesene e architrave in cemento intonacato.
Il portico è chiuso da un tetto a tre falde con coperto in tegole marsigliesi che termina all’altezza della cornice marcapiano.
La facciata ha un unico portale centrale e, sopra l’innesto del tetto del nartece, tre monofore a tutto sesto sottolineate da cornici in cemento e inquadrate in specchiature disegnate da lesene parimenti in cemento che ricalcano il disegno del nartece.
Chiude la facciata un timpano con cippo lapideo al culmine e croce in sommità.
Sul fianco sinistro il portico si conclude a filo con la cappellina del battistero, il cui volume sporge dal fianco. Il paramento a mattoni faccia a vista caratterizza l’intero fianco, privo di decorazioni, nel quale si aprono unicamente i tre oculi corrispondenti alle specchiature interne.
Verso il presbiterio si innesta il volume della cappella laterale.
L’abside a pianta semicircolare è caratterizzato unicamente dalle due monofore all’altezza del coro.
Il fianco destro ripete le aperture e i volumi del fianco sinistro.
Pianta
Ad aula, con cappelle laterali e abside semicircolare.
Interni
Ingresso in chiesa mediante bussola moderna interamente vetrata su struttura di metallo.
La controfacciata, priva di decorazioni, è caratterizzata da tre monofore a tutto sesto poste a distanza regolare, in alto, e schermate da veneziane in materiale plastico.
Due acquasantiere sono posizionate ai lati dell’ingresso.
L’aula, a pianta rettangolare, è interamente pavimentata in cementine.
Nella prima campata del lato sinistro presso la controfacciata si apre la cappellina che ospita il fonte battesimale, in marmo, completo di ruote per poter essere posizionato nei pressi del presbiterio durante le cerimonie.
La cappellina è illuminata da un oculo vetrato che si apre nella parete di fondo.
Entrambi i lati dell'aula sono ritmati da lesene che marcano i profili di quattro campate in totale.
La campata più vicina alla facciata ha un passo minore rispetto alle successive due, all’interno delle quali sono disegnati in negativo archi a tutto sesto e, in alto, si aprono finestre circolari; nella quarta e ultima campata si aprono due cappelle laterali piuttosto profonde rialzate di un gradino rispetto al piano dell’aula. Nella cappella di sinistra è collocato l’organo. In fondo al lato sinistro si apre una porta d'accesso al ripostiglio.
Un arco trionfale immette alla zona presbiteriale, rialzata di due gradini rispetto al pavimento dell’aula e pavimentata a lastre di marmo bianco, priva di decorazioni. Il presbiterio è illuminato da due vetrate ad arco poste ai lati del coro le cui pareti di fondo sono prive di decorazione architettonica. Il lato destro rispecchia il sinistro.
Nella cappella nei pressi del presbiterio, speculare rispetto alla cappella che ospita l’organo, è collocato un secondo altare a muro, completo di tabernacolo.
L’aula ha un soffitto piano a losanghe di cemento grigio.
Impianto strutturale
Struttura portante in laterizio con orizzontamenti presumibilmente laterocementizi. Manto di copertura in tegole marsigliesi.
Apparati liturgici
L’assemblea è ordinata in file di panche e sedie disposte a battaglione.
La zona presbiteriale non è separata da balaustra rispetto all’aula ed è priva di altare preconciliare.
Sporge rispetto all'arco trionfale l'ambone a consolle, in marmo, raffigurante il carro di Elia in forme stilizzate; l'altare parallelepipedo moderno è in marmo di Siena con oculo in bronzo dorato.
Il tabernacolo è inserito in una grande composizione circolare in lastre di alabastro e lapislazzulo collocata sul fondo del coro al centro, fra due panche.
Penitenzieria non evidente.
Il fonte battesimale è solitamente riposto nella cappellina presso la controfacciata a sinistra; viene rimosso per le celebrazioni del Battesimo e spostato presso il presbiterio per consentire la partecipazione dell’intera assemblea al sacramento.
Adeguamento liturgico
Presbiterio - intervento strutturale (2009)
Altare, ambone e custodia eucaristica rifatti nel 2009 con strutture in marmo, pietre e bronzo dorato, fisse. Non ci sono tracce della sistemazione precedente.