Chiesa della Beata Vergine delle Campagne
Localita Campagne - (Monzuno)
chiesa sussidiaria - (Oratorio della Madonnina delle Campagne)
Maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche
1620 ante - 1620 (costruzione intero bene)
L’oratorio della B. V. delle Campagne venne iniziato per volere di frate Accursio Arrigoni e la sua costruzione fu terminata da Tommaso Corsini, priore dell’Ospedale di Monzuno, nel 1620.
La costruzione, in buono stato di conservazione, mantiene tuttora le sue caratteristiche originarie.
Descrizione
La piccola chiesa della Beata Vergine delle Campagne sorge lungo la strada che conduce da Monzuno a Trasasso, in posizione defilata, su un piccolo rialzo.
L’edificio, preceduto e circondato da ghiaia e terreno incolto e affiancato da una piccola strada, si presenta di forme molto semplici, con facciata a capanna.
L’interno è caratterizzato da un’aula unica soffittata e un arco a separare l’assemblea dal presbiterio; quest’ultimo è a pianta quadrata e voltato a vela.
Contesto
La chiesa sorge su un rialzo che affianca la SP 79 che da Monzuno conduce verso sud, in direzione Trasasso.
Leggermente discosta rispetto alla provinciale, insiste su un rialzo del terreno ed è affiancata da una strada secondaria che risale verso la collina.
E’ circondata da un piccolo triangolo di terreno incolto e da un boschetto; nelle sue vicinanze si trovano un forno a legna in muratura e una moderna struttura sportiva.
Impianto planivolumetrico
La chiesa costituisce un’unità edilizia ben riconoscibile che comprende l’aula e il presbiterio, più stretto rispetto allo spazio dedicato all’assemblea, visibile anche dall’esterno, a pianta quadrata.
All’edificio ecclesiastico è aggregato, lungo parte del lato sud, uno spazio forse successivo che ospita la sagrestia e un locale di servizio.
Esterno
L’ingresso alla chiesetta è preceduto da una piccola area sterrata e in parte prativa declinante verso il bivio e la strada provinciale 79.
La facciata della chiesa, con tetto a capanna e croce in ferro su cuspide metallica, è caratterizzata unicamente dalle aperture che si situano sull’asse di simmetria: la porta principale, preceduta da due gradini squadrati di macigno grigio e sovrastata da una piccola nicchia contenente l’immagine della Madonna con il Bambino; sopra quest’ultima si apre una finestra a lunetta con inferriata e un oculo in alto, corrispondente al sottotetto e non visibile dall’interno.
L’intera facciata, priva di decorazioni, è intonacata e finita con tinta giallo paglierino; il perimetro della facciata è marcato per una fascia di ca. cm. 30 da una tinta a tempera giallina leggermente più scura usata anche per la cornice sottotetto.
Al fianco sinistro, privo di aperture, è addossato un piccolo edificio la cui copertura prosegue il profilo dello spiovente sinistro del tetto della chiesa e il cui volume termina in linea con la parete di fondo del presbiterio.
Quest’ultimo è chiuso da una parete rettilinea priva di aperture e culmina, in alto, con il profilo del tetto a capanna.
Sul fianco destro della zona presbiteriale, più stretta della navata e dunque rientrante, si apre un’unica finestra a lunetta in tutto simile alla finestra della facciata.
Il fianco destro dell’aula è caratterizzato da un’unica apertura al centro che costituisce l’ingresso laterale della chiesa, parimenti preceduta da due gradini di macigno.
Anche questa apertura, come l’intera area della facciata, è sottolineata unicamente da un profilo a tinta più scura. La struttura dell’edificio è in sasso legato con malta cementizia, la copertura dell’edificio è a capanna con un manto di coppi.
Pianta
Chiesa ad aula, orientata ad ovest.
Interni
si accede all’aula da una porta lignea a due battenti sormontata da un arco ribassato non intonacato che evidenzia il materiale costruttivo. La pavimentazione dell’aula è in cotto moderno.
Le pareti, prive di aperture, sono intonacate e tinte con tempera color pesca.
Il soffitto è piano.
La zona presbiteriale è separata dall’aula mediante un arco sottolineato ai lati da due pilastri a fusto rudentato dipinto terminanti in alto con due capitelli che reggono due immagini di santi non identificati eseguiti in gesso ad altorilievo.
L’arco, a sesto leggermente ribassato, è marcato da una tinta avorio e da una leggera modanatura della cornice.
La zona presbiteriale, a pianta quadrata, rialzata di un solo gradino rispetto all’aula e pavimentata anch’essa in cotto moderno, ha pareti disegnate da specchiature.
Sopra di esse corre un marcapiano che prende l’avvio dai capitelli dei pilastri dell’arco trionfale e si interrompe in corrispondenza dei capitelli delle paraste che reggono l’arco che inquadra il fondo dell’abside.
Sul lato destro, sopra la cornice marcapiano, si apre una finestra a lunetta che dà luce all’intero presbiterio.
Il fondo del coro ospita un’edicola in gesso affiancata da una cornice di lesene scanalate, capitelli ionici e architrave modanato; entro questa edicola una nicchia con la statua della Madonna.
La volta, a padiglione, è tinta rosa pesca con una specchiatura interna giallo paglierino.
Impianto strutturale
Struttura in pietra irregolare legata con malta cementizia.
Apparati liturgici
Assemblea ordinata in panche disposte a battaglione, conformemente al volume dell’aula, disposte frontalmente rispetto al presbiterio.
La chiesa è priva di battistero, di penitenzieria e di tabernacolo.
Nel presbiterio l’altare preconciliare, evidentemente collocato sotto la cornice che contorna l’edicola nella parete di fondo, è stato rimosso in data imprecisata.
Altare postconciliare mobile in legno al centro del presbiterio.
Ambone a consolle parimenti in legno a cornu Evangelii.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (1965)
L'altare preconciliare è stato rimosso.
Altare - aggiunta arredo (1970 circa)
Nel presbiterio è stato collocato l'altare post conciliare, di tipo mobile, in legno.
Ambone - aggiunta arredo (1990 circa)
L'ambone in legno è stato posizionato nell'angolo sinistro del presbiterio.