Chiesa di San Giovanni Battista di Scanello - (Loiano)
maestranze emiliane (edificazione)
barocco bolognese (rifacimento interno)
eclettismo storicista (restauri)
Notizie Storiche
XIV - 1630 (preesistenze intero bene)
Un nucleo originario esiste a partire dai primi decenni del XIV secolo.
Le scarse notizie ricavate dalle relazioni sulle visite parrocchiali informano sulla presenza di una sacrestia nel lato dell’attuale campanile e sulla necessità di conferire maggiore dignità alla facciata per la quale viene raccomandata più volte una tinteggiatura su rosso (XVI secolo).
Da un inventario del 1543 si apprende che gli altari sono due, il principale dedicato a S. Giovanni, l’altro a S. Biagio, titolare in epoca medievale di un’altra chiesetta poco distante, poi decaduta nell’uso.
Altri altari si andranno aggiungendo nel corso degli anni.
Nel 1622 sono già tre: è comparso negli inventari un altare dedicato alla Vergine Assunta a cui se ne aggiungerà un altro, dopo il 1630, dedicato sempre alla Vergine, ma, in questo caso, del Rosario.
1680 - 1700 (ingrandimento intero bene)
Nel corso del XVII secolo una generale opera di trasformazione investe l’edificio ancora di foggia medievale.
Dapprima, nel 1680-88, viene riedificato il presbiterio, successivamente, fra il 1695 e il 1700 è ripensata l’intera aula assembleare, previa demolizione di tutte le preesistenze.
Per un certo periodo dunque, la chiesa è divisa in due: la parte del presbiterio e la prima campata con due cappelle laterali sono costruite per prime e si avvalgono di una copertura in muratura.
Tale corpo di fabbrica è a contatto con la parte ‘vecchia e ruinosa’ coperta da un tetto ligneo con finitura ad arelle e gesso.
Complessivamente, a seguito del radicale intervento di rifacimento, l’orientamento dell’edificio ruota di 90 gradi.
1700 - 1898 (rifacimento abside)
L’opera di trasformazione della chiesa avvenuta nell’ultimo ventennio del XVII secolo aveva disegnato un abside di forma rettangolare, come attesta anche un disegno datato 1822.
Nel 1896 si svolgono lavori di ampliamento della parte del coro che avranno termine l’anno successivo.
Rimane anche il nome del capomastro che si occupa dell’opera, Luigi Pasti.
Grazie a tale intervento, l’abside prende la forma semicircolare che ancora oggi mantiene.
A seguito di ciò anche l’altare maggiore viene rifatto nel 1898, anno nel quale la pavimentazione di questa zona viene conseguentemente sostituita con un intarsio di marmi policromi.
1903 - 1915 (completamento arredi liturgici)
Da segnalare per la non dozzinale esecuzione il confessionale (1903) e il pulpito ligneo (1914-15), opere entrambe di Aldo Ruggeri di Gabbiano, località non distante.
1945 - 1996 (restauri recenti intero bene)
I bombardamenti e i colpi di artiglieria della seconda guerra mondiale, particolarmente intensi sulla Linea gotica che insisteva sull’alto bolognese portano notevoli danni alla chiesa di Scanello che si ritrova diruta per il sessanta per cento.
La struttura subisce parecchi danni e molti arredi vanno distrutti.
Anche il campanile è danneggiato per tutta la parte terminale, le scale interne sono inagibili e lesioni si sono aperte sulle murature dell’intero complesso.
Il parroco, don Monari, fin dal 1945 si dà da fare per risarcire i danni più gravi, mentre un’impresa edile, la Cocchi di Bologna, si occuperà di riportare la chiesa allo stato anteguerra (1945-64).
In tempi recenti, nel 1995, in previsione di una visita pastorale, sono sistemati intonaci e infissi (1989), rifatto il manto di copertura e ripresa ancora la tinteggiatura (1989-1994).
Nel 1996 tocca al campanile che viene consolidato e messo in sicurezza rispetto agli agenti atmosferici, quali i fulmini.
2000 - 2007 (restauri recenti intero bene)
Il tetto è oggetto di un rifacimento nel 2000.
Nel 2007 è stata ricavata una cappella invernale nell’ampia sala canonicale adiacente il coro della chiesa.
Questa si è dotata di un completo e coerente apparato decorativo ad opera di artisti contemporanei.
Descrizione della Chiesa
La chiesa di San Giovanni Battista di Scanello sorge a pochi chilometri dal borgo di Quinzano, di cui è la parrocchia.
E' inserita in un ambiente montano, tra campi coltivati e poche case isolate.
Accanto alla chiesa, la cui facciata è intonacata in color mattone, sorgono il campanile e la canonica.
All'interno, sull’unica navata, si aprono quattro cappelle laterali.
Contesto
La chiesa sorge lungo la strada che collega la frazione con Loiano.
Il complesso è inserito in ambito rurale di montagna, tra campi coltivati.
Confinante con la chiesa, sorge la dimora settecentesca di Palazzo Loup.
Impianto planivolumetrico
Il campanile è addossato al lato sinistro della chiesa e dietro ad esso vi è la canonica.
Sul lato destro della chiesa sorge la sagrestia.
Esterno
Il sagrato è rialzato rispetto alla sede stradale e vi si accede tramite alcuni gradini.
Il sagrato è pavimentato con lastre di pietra, tra le quali cresce l’erba.
La facciata è tripartita verticalmente, con le parti laterali ribassate rispetto alla navata centrale.
E’ intonacata in rosso mattone e bordata in grigio chiaro.
La porta è in legno, con un cancello in ferro battuto all’esterno.
Al di sopra della porta vi è traccia di una finestra rettangolare, tamponata.
Il fianco destro è intonacato in giallo paglierino, la parte più bassa è cieca mentre nel cleristorio della navata sono aperte due finestre rettangolari.
Il fianco sinistro è coperto dal campanile e dalla canonica.
L’abside è semicircolare, intonacato in giallo paglierino.
La copertura è a due falde, con manto in coppi.
Pianta
Si tratta di una chiesa ad aula con abside semicircolare.
Sono presenti quattro cappelle laterali, tra loro simmetriche, di diverse profondità.
Interni
La pavimentazione della navata e delle cappelle laterali è in piastrelle di graniglia.
L’altare è pavimentato in marmo con piastrelle romboidali di tre colori: bianco, rosso e ocra.
L’ingresso in chiesa è filtrato da una bussola in legno, l’aula è ascendente.
Sopra l’ingresso vi è una balconata in muratura, dove è situato un organo a canne, non funzionante.
Lungo la navata si aprono quattro cappelle laterali, di diverse dimensioni, le due più vicine al presbiterio, sono chiuse da balaustre in metallo, decorate con lo stesso motivo di quella presente sul presbiterio.
La scansione in campate della navata è sottolineata da paraste intonacate di grigio scuro a contrasto rispetto alle pareti di color giallo paglierino.
Al di sopra delle paraste vi sono una serie di cornici sporgenti, prive di particolari decori.
Il soffitto della navata è un’alternanza di volte a botte decorate a cornici concentriche, con ai lati unghie dove sono inserite finestre rettangolari, con altre con motivo a cassettoni.
Le finestre sul lato sinistro della navata sono solo dipinte mentre quelle a destra sono reali aperture.
Impianto strutturale
La struttura è in muratura portante.
Elementi di pregio
Si nota un grande organo a canne su balconata sopra l’ingresso, non funzionante, e un pulpito in legno sulla parete sinistra della navata.
Apparati liturgici
L’assemblea trova posto su panche in legno disposte a battaglione frontalmente al presbiterio. Il coro siede nell’abside, accanto all’organo.
Il presbiterio è separato dalla navata da due gradini e da una balaustra in ferro.
Al centro del presbiterio, sollevato da tre alzate, vi è l’altare pre-conciliare, in marmo, sul quale è posato il tabernacolo.
Davanti all’altare pre-conciliare, in asse con esso, c’è l’altare post-conciliare, sul lato destro del presbiterio si trova la sede del parroco e davanti ad essa l’ambone.
La sede del parroco si trova a destra dell’altare post-conciliare.
E’ in legno, con braccioli.
Accanto alla sede del parroco, ne sono presenti altre per concelebranti.
Sul lato opposto del presbiterio, si trova una panca in legno per i chierichetti.
Sul presbiterio sono presenti due croci: la prima, a stelo, è posata sulla mensa dell’altare post-conciliare, la seconda, sempre a stelo, sull’altare pre-conciliare. Il fonte battesimale, per rito per aspersione, si trova in una cappella a sinistra dell’ingresso che è chiusa da una balaustra uguale a quella che racchiude il presbiterio. Il fonte battesimale nella cappella, inutilizzato, è sostituito da un catino in rame che viene posizionato all’occorrenza ai piedi del presbiterio.
Sono presenti due confessionali lignei: il primo è inserito in una nicchia di fronte al pulpito, l’altro è un mobile esterno ed è contrapposto al fonte battesimale.
Si accede alla sacrestia dal lato destro del presbiterio e da una cappella laterale.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (anni '80)
L’altare usato per le celebrazioni è quello post-conciliare.
E’ fisso, in legno dipinto ad effetto marmo.
La mensa è rettangolare, sempre in legno.
L’altare non è consacrato. L’ambone è sul lato destro del presbiterio.
E’ un leggio in legno coperto da un drappo del colore del tempo liturgico.