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Zona Pastorale Loiano e Monghidoro

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    Home » Scheda sulla Chiesa dei Ss. Pietro e Paolo di Montorio – (Rioveggio) – Monzuno – (Opera edita dalla CEI)

 

Chiesa dei Ss. Pietro e Paolo
di Montorio - Rioveggio - (Monzuno)

Chiesa sussidiaria

Brighenti, Vincenzo (ricostruzione)
Maestranze emiliane (costruzione)

Notizie Storiche

1069 ante - 1378 post (preesistenze intero bene)

In questa località sorgeva l’antichissima pieve di S. Pietro in Montorio o di Sambro, così chiamata perché posta accanto al fiume omonimo.
La Pieve, ricordata già in un documento del 1069 e poi di nuovo nel 1221, aveva sotto la propria giurisdizione nel 1378 quarantadue chiese.

XVI - 1652 (passaggio di proprietà intero bene)

Agli inizi del Cinquecento divenne commenda, venne poi unita al monastero olivetano di S. Michele ad Alpes di Scaricalasino, dai cui frati fu amministrata (1529); il 18 gennaio 1544 ne prese possesso col titolo di pievano, pur non risiedendovi, don Giovanni della Casa, autore del celebre Galateo.
Il breve di Innocenzo X del 1652 soppresse grancie e piccoli monasteri; la chiesa di Montorio passò così ai sacerdoti secolari e rimase agli Olivetani solo il diritto di patronato.

1625  (rifacimento intero bene)

Crollata per lunga incuria e per una alluvione del Sambro, fu ricostruita dai monaci olivetani nel 1625 sul colle di Montorio nella località chiamata La Piazza. Fu addossata ad una antica torre che esisteva ancora nel 1716 ed era usata come campanile; essa sorgeva a sinistra guardando la facciata, al di sopra della sagrestia.
Aveva tre altari e il battistero.

1870 - 1877 (rifacimento intero bene)

La chiesa attuale fu ricostruita sulla precedente, più piccola, fra il 1870 e terminata nel 1877 secondo quanto testimonia la lapide in controfacciata.

Descrizione

La chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Montorio insiste su un terrazzamento accanto alla strada che percorre il crinale del colle, a conclusione di un antico borgo medievale dominante la valle del Setta e la Val di Sambro.
La facciata dai ritmi severi, scandita da lesene binate, è preceduta da un sagrato digradante e da un marciapiede rialzato.
La chiesa ad aula presenta una navata sulla quale si aprono due cappelle laterali e altri vani minori creando spaziature irregolari; due profonde cappelle prima dell’imposta del presbiterio costituiscono una sorta di transetto poco profondo e corrispondono alla crociera disegnata, in interno, da profili di paraste.
Completano la pianta un presbiterio sormontato da cupolino e un coro profondo.
L’interno è interamente rivestito di un abbondante apparato decorativo plastico e pittorico.

Contesto

La chiesa dei Santi Pietro e Paolo sorge a conclusione di un antico borgo medievale lungo la strada che percorre il crinale del colle fra le valli del Setta e del Sambro fino a ridiscendere verso Monteacuto Vallese, in posizione dominante e panoramica.
Il complesso di campanile, chiesa e casa parrocchiale ad essa addossata insiste su un terrazzamento digradante verso valle ed è chiaramente riconoscibile dalla vallata del Setta.
E’ orientata a sud.

Impianto planivolumetrico

L’aula è parte di una aggregazione orizzontale di edifici che comprende la canonica, addossata al fianco sinistro dell’edificio, e il campanile, il cui volume occupa l’angolo fra la cappella di destra e il fianco della navata verso il presbiterio.

Esterno

La facciata della chiesa affaccia su un lungo sagrato cementato risistemato di recente, con due panchine e due alberi a segnare il confine con la strada e, verso la facciata, una breve teoria di fittoni lapidei.
Precede l’ingresso della chiesa un marciapiede rialzato di un gradino rispetto al sagrato e pavimentato a pietre irregolari.

La facciata è sostanzialmente di disegno rettangolare, conclusa in alto da un timpano.
Al centro si apre il portale contornato da una cornice lapidea modanata e sormontato da una breve tettoia in aggetto sostenuta da mensoloni a volute; in alto un elemento decorativo a volute di stucco.

Lungo la linea di simmetria, sopra un leggero cornicione marcapiano modanato, si apre una finestra a lunetta anch’essa con cornice modanata.
Sottolineano le estremità della facciata due lesene binate poggianti su basi lapidee e raccordate fra loro a formare una cornice che contiene una specchiatura priva di decorazioni; motivo che si ripete sopra al cornicione marcapiano.
Alle estremità laterali il motivo della lesena esterna viene ribadito su un piano leggermente più arretrato rispetto al piano di facciata. Corona il tutto un timpano contornato da cornice modanata con motivo a dentelli; all’interno un orologio. Profilo della copertura a capanna, croce su cippo lapideo in sommità.

Il fianco sinistro non è visibile né indagabile dalla strada; vi è addossata nella parte inferiore la casa canonica.
Una finestra a lunetta si apre nel cappellone che precede l’abside.
Quest’ultimo ha un rivestimento a pianta poligonale ed è privo di finestratura; dal volume dell’abside emerge la parete di fondo della navata, più alta, nella quale si aprono due oculi ovali.

Sul fianco destro dell’abside si apre una porta. Si innesta nell’angolo fra l’estremità della navata e il cappellone di destra il corpo del campanile il cui lato verso la strada è in linea con la parete di fondo del cappellone di destra illuminato, anch’esso, da una finestra a lunetta.
Una sola finestra rettangolare nel cleristorio caratterizza il resto del fianco sinistro nel quale emerge anche il volume di una prima cappella più piccola.
La copertura dell’aula è a due spioventi con manto in coppi che copre parimenti gli spioventi che coprono le cappelle e l’abside.

Pianta

Chiesa con pianta ad aula con cappelle laterali e abside semicircolare, orientata a sud.

Interni

La porta d’ingresso a due battenti, priva di bussola, é attorniata in controfacciata da due lapidi laterali e una centrale, in alto.
Oltre il cornicione si apre la finestra a lunetta.
L’aula è pavimentata in palladiana di marmo rosso di Verona recente (1987), con ampie specchiature di palladiana di marmi mischi; un’alta base di marmo rosso sostiene la base delle lesene con capitelli corinzi che ritmano aula, cappelle e presbiterio; i capitelli reggono un cornicione con profili modanati e dentelli, arricchito da una fascia decorata quasi ovunque a monocromo.

Su entrambi i lati dell’aula una nicchia bassa dal passo piuttosto breve si apre presso la controfacciata, seguita dall’apertura ad arco della cappella laterale chiusa da cancellata; segue una seconda piccola cappella dal passo anch’esso più breve rispetto all’arco della cappella.
Sul lato sinistro quest’ultima è sormontata dal pulpito e ha un’apertura che conduce alla grande cappella laterale, sulla destra questa nicchia dà accesso all’ingresso laterale della chiesa. Seguono su entrambi i lati due cappelle più alte e profonde, prossime all’imposta del presbiterio, le quali costituiscono una sorta di corto transetto; sono entrambe chiuse da cancellata e illuminate da un grande finestrone a lunetta aperto sopra il cornicione.

Il presbiterio è rialzato mediante due gradini di marmo giallo e pavimentato a marmi mischi; l’altare in marmo è a sua volta rialzato da altri due gradini.
Ai lati dell’altare, sopra due porte schermate da tende, due cantorie di cui quella a sinistra ospita l’organo. Il profondo coro, a pianta semicircolare, è sovrastato da un’ancona con cornice di peducci, colonne, trabeazione e ricco fastigio in corrispondenza della quale si interrompe il cornicione che corre lungo tutta la chiesa.

La volta dell’intero edificio ne ricalca le aperture: l’aula è voltata a botte con profili costolonati e due unghiature in corrispondenza delle finestrature che sovrastano l’arco a tutto sesto delle cappelle maggiori a metà della navata, aperture di cui quella di sinistra è tamponata.
Le quattro cappelle sono voltate a botte.
Una volta a vela caratterizza lo spazio fra le due cappelle precedenti il presbiterio, la cui volta è separata dalla vela che conclude la volta dell’aula da un arco.
Il presbiterio è coperto da una cupola che si imposta su un cornicione dentellato sotto al quale i pennacchi inquadrano due finestroni a lunetta di cui quello a destra è tamponato. Il catino dell’abside completa il cielo dello spazio sacro.

Impianto strutturale

Struttura portante in pietra.

Apparati liturgici

Assemblea ordinata a battaglione su due file di panche disposte conformemente al volume dell'aula, con ampio corridoio centrale.
Sul fianco sinistro è ancora presente il pulpito.
Il fonte battesimale con vasca in marmo e coperchio è attualmente smontato e depositato in uno dei locali della canonica.

Il presbiterio comprende un solo altare al centro, rialzato di due gradini.
La poltrona del celebrante è nel coro, posizionata davanti allo stallo centrale del coro ligneo che percorre la curvatura dell'abside, affiancata da due panche.
Ambone a leggio mobile, a cornu evangelii.
Due confessionali nel capellone di destra, addossati alle pareti laterali.

Adeguamento liturgico

fonte battesimale - intervento strutturale ((?))
Il fonte battesimale esiste, ma è smontato e depositato nei locali della canonica.

Altare - intervento strutturale (1987 circa)

Altare postconciliare in marmo su balaustrini, fisso, posizionato su due gradini marmorei al centro del presbiterio al posto dell'altare preconciliare.

 

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