Chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Barbarolo
Santini, Francesco (campanile)
Maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche
1034 - 1484 (origini intero bene)
La chiesa di Barbarolo, già pieve, vanta origini molto antiche, emergenti sia dalla tradizione popolare che dal rilievo di puntuali affioramenti nella stratigrafia delle murature di apparati decorativi alto-medievali.
Le prime informazioni riguardanti la pieve emergono dal documento vergato il 27 marzo 1034 con il quale il marchese Bonifacio di Toscana si impegna a vendere a Moghefredo di Ubaldo duecento tornature poste "infra plebe S. Petri qui vocatum Barbarolum".
Nel 1366 l’edificio è presente nell'elenco delle chiese della diocesi bolognese in cui si nomina come suo titolare solo San Pietro.
Ricompaiono notizie della chiesa nel censimento del 1400.
La chiesa era anticamente di proprietà dei frati Olivetani, con il titolo di Abbazia.
Secondo il Calindri è nel 1484 che si stabilì nell'edifcio il primo Abate, Giovan Battista de’ Canonici.
1637 - XVII (variazione d'uso sagrestia)
Nel 1637, come ex voto per l'avvenuto superamento della pestilenza, venne fabbricato nella sagrestia un altare dedicato a San Rocco che gradualmente portò ad un uso di quello spazio come oratorio.
Nella sagrestia erano dipinte le dodici chiese che allora dipendevano dal plebanato di Barbarolo.
1821 (costruzione campanile)
Il campanile è stato fabbricato nel 1821 su disegno di Francesco Santini.
Contestualmente vi furono collocate 4 campane del Golfieri, note per esser uno dei più bei doppi della diocesi.
XX (restauro tetto)
Nel dopoguerra il vecchio tetto è stato sostituito.
Lo spopolamento dell'Appennino causa una rapida diminuzione di importanza della chiesa, che vede nel secondo novecento interventi incoerenti e sparsi di restauro, affidati in larga parte a volontari e volenterosi che non trovano posto nelle cronache ufficiali.
2008 (restauro intero bene)
Sono stati eseguiti degli interventi di consolidamento strutturale e di risarcimento dei danni subiti dall'edificio a seguito degli eventi sismici del 14 maggio 2003.
Descrizione
La Chiesa dei SS. Pietro e Paolo sorge in ambito rurale di collina, fra poche unità abitative, in contesto riccamente panoramico sulla valle del torrente Zena.
Poggia su un'antichissima pieve protoromanica, risalente forse al VII sec. d.C., della quale emergono affioramenti murari altomedievali negli alzati, nella sacristia e nella cripta.
La chiesa ad aula, con la facciata a salienti tipica delle chiese dell'ottocento, è annessa ad un ampio complesso canonicale.
All'interno presenta un presbiterio con coro e cupola riccamente affrescati.
contesto
La chiesa sorge nella frazione di Barbarolo, al confine settentrionale del Comune di Loiano, alcune decine di metri a valle rispetto alla statale della Futa. L'abside guarda alla valle del torrente Zena. Dall'area di sedime non si scorgono altre abitazioni, se alcuni piccoli volumi residenziali circostanti.
Un cimitero, in evidente nesso storico, sorge al lato opposto di via Barbarolo, lievemente elevato su un poggio.
Impianto planivolumetrico
Aggregazione orizzontale di chiesa, campanile e del grande complesso, a sua volta articolato, canonicale. Il blocco sorge in declivio, pronunciato verso la zona absidale.
Esterno
Il complesso sorge a pochi metri dalla carreggiata di via Barbarolo, raggiungibile per una stretta via laterale che prosegue sterrata verso valle.
Sul fronte è presente un ampio sagrato con pavimentazione in pavimento autobloccante e lastre in conglomerato.
La facciata a salienti è tripartita con paraste binate su basamento.
Queste sono in pietra serena, su campi intonacati in giallo paglierino.
Due sono gli ordini orizzontali, separati da un cornice lapidea. All’estremità del secondo ordine si trovano due grandi statue raffiguranti i patroni SS. Pietro e Paolo, che portano lo sguardo all'estremità del timpano coronata con una croce in ferro.
Sui fianchi sono visibili due finestrature semicircolari in corrispondenza dell’abside.
A destra della facciata è il campanile in blocchi di pietra serena, incluso nei volumi articolati della canonica.
A sinistra altri volumi parrocchiali, intonacati in giallo Marte.
L’abside è rettangolare e intonacato in rosso mattone, come tutti gli alzati verso valle. La copertura dell'aula è a falde in coppi.
Pianta
Chiesa ad aula.
Interni
Una bussola lignea filtra l’accesso all'aula, ritmata in tre campate voltate a botte con unghie, secondo uno schema A-B-A.
Nella campata B due cappelle laterali per lato con arconi a tutt'altezza, ospitanti altari minori e balaustra in ferro; esse sono separate a destra da un pulpito ligneo e a sinistra da una piccola nicchia con statua.
Nelle campate A due nicchie simmetriche, più basse di quelle in B ed incluse nell'ordine, ospitano i confessionali appena dopo l’ingresso, il coro e il battistero prima del presbiterio.
E’ visibile una nicchia rettangolare in controfacciata, sopra la bussola, probabilmente sede di un’opera rimossa.
Finestrature semicircolari e simmetriche portano luce in corrispondenza delle nicchie laterali della prima e terza campata.
Gli alzati sono intonacati in giallo paglierino, con le membrature in ocra chiaro.
Il presbiterio, individuato da un arcone trionfale, termina in un coro rettangolare ed è voltato con cupola riccamente affrescata. I pavimenti sono in palladiana, sia per la navata che per il presbiterio.
Impianto strutturale
Struttura voltata in mattoni e capriate in legno, puntellate in seguito ad evento sismico.
Apparati liturgici
L’assemblea si dispone linearmente in due file di panche frontalmente all’altare.
E’ presente il coro, distinguibile per segni indiretti (piano e spartiti), in corrispondenza di una nicchia laterale a sinistra.
Il presbiterio è rialzato rispetto all’assemblea di un’alzata ed è separato da una balaustra in ferro battuto.
L'ambone a destra, l’altare al centro con sopra la croce, la sede a sinistra e per ultimo l’altare pre-conciliare rialzato (3 alzate) con il tabernacolo.
L’altare è posizionato centralmente nel presbiterio e frontalmente all’assemblea, è leggermente rialzato.
E’ post-conciliare adeguato, fisso e consacrato.
L'ambone è un leggio in legno a destra dell’altare.
La sede è visibile al lato sinistro dell’altare, su scranno.
E’ presente un'altra sedia sempre dallo stesso lato, ma in posizione laterale.
La custodia eucaristica avviene nel tabernacolo sull’altare pre-conciliare.
In nicchia laterale, il fonte battesimale per aspersione, è su piedistallo, è in marmo con scultura sulla copertura ed è utilizzato.
Confessionali in legno simmetrici, a destra e a sinistra dell’ingresso.
Sono collocati in nicchia e separati dalla navata da una piccola balaustra in ferro battuto.
La sacristia si trova al lato sinistro del presbiterio.
Adeguamento liturgico
Altare - aggiunta arredo (1970)
Aggiunta dell'altare post-conciliare al centro del presbiterio.