Chiesa parrocchiale di San Prospero di Campeggio - (Monghidoro)
Altre denominazioni "Santuario della Madonna di Lourdes".
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bolognesi (costruzione)
Notizie Storiche
XIII (preesistenze intero bene)
La chiesa di Campeggio già nel 1378 era suffraganea di Barbarolo; ciò porta a credere che la sua fondazione sia anche anteriore a tale data.
Un documento del 1208 riguardante una serie di donazioni menziona infatti anche la chiesa di Campeggio, lasciando altresì intendere che la sua posizione non fosse nel luogo in cui sorge oggi.
XVI - XVIII (costruzione intero bene)
Una nuova chiesa sorse nel luogo dove oggi ancora si trova. Visitata dal Delegato Apostolico nel 1573, l'edificio sacro venne dotato di campanile da don Domenico Michelini (1697-1747).
Per volere di don Giacomo Antonio Michelini (1747-1781) l'edificio sacro venne completamente "rimodernato" negli anni '80 del Settecento.
1884 - 1889 (riedificazione intero bene)
La chiesa venne completamente riedificata, nel luogo in cui era la precedente, tra il 1884 e il 1889 per volere dell'arciprete don Angelo Polmonari, celebrato da un epigrafe in facciata.
1923 (ampliamenti fianco destro aula)
Il parroco Augusto Bonafè fece erigere nel 1923 una cappella con un’esatta riproduzione della grotta di Lourdes dedicata ai caduti della Grande Guerra, che ha reso Campeggio meta frequentata di pellegrinaggi.
1973 (ristutturazione sagrato)
Nel 1973 venne eretto il monumento, posizionato al centro del sagrato, dedicato alla Vergine.
1996 (restauro intero bene)
Nel 1996 vennero effettuati dei lavori di restauro.
2003 - 2006 (restauro intero bene)
Il terremoto del 2003 causò gravi danni all'edificio religioso, il quale rimase chiuso per una serie di lavori restauro fino al 2006.
2013 (restauro cappella)
Nel 2013 venne restaurata la cappella con la Grotta di Lourdes.
Descrizione
La Chiesa di San Prospero sorge nella località appenninica di Campeggio, nel comune di Monghidoro, a circa 52 km a sud della città di Bologna.
La chiesa si affaccia su un ampio sagrato inerbito che reca, al centro, un monumento dedicato alla Vergine.
L'edificio presenta una facciata a salienti tripartita, una pianta longitudinale con tre navate e cappelle laterali, una zona presbiteriale coperta da una cupola, concludendo il suo sviluppo longitudinale in un abside semicircolare coperto da una semi-cupola.
Sul fianco destro dell'edificio sacro si apre la cappella con la "Grotta di Lourdes", riproduzione in cartapesta dell'originale.
La facciata presenta un alzato con pietra a vista, di colore e taglio diverso nelle nervature architettoniche; mentre l'interno, completamente intonacato, presenta la coppia di colori bianco-grigio.
Contesto
La Chiesa di San Prospero sorge nella località appenninica di Campeggio, nel comune di Monghidoro, a circa 52 km a sud della città di Bologna.
La chiesa sorge lungo il fianco ovest di via Boschetta, parallela ad essa, mentre sul fianco opposto si trova il cimitero.
Il resto della località è prevalentemente occupato da edifici a carattere residenziale.
Impianto planivolumetrico
L'edificio sacro, di cui è parte integrante la cappella della "Grotta di Lourdes" che si apre sul fianco destro, è contiguo, a destra del presbiterio, all'edificio ospitante la sagrestia e la canonica.
Il campanile si eleva, sempre sul fianco destro, stretto tra la "Grotta di Lourdes" e quest'ultimo edificio.
Esterno
La chiesa si affaccia su un ampio sagrato inerbito di forma rettangolare con al centro un monumento dedicato alla Vergine, eretto nel 1975, composto da una vasca entro recinto metallico con al centro statua della Vergine su cippo lapideo.
Il sagrato, recintato a ovest e a sud da blocchi rivestiti in pietra, è aperto a nord, dopo una fila di alberi e panche lapidee, su via Boschetta, strada su cui si affaccia sul fianco opposto del sagrato, il cimitero.
La facciata della chiesa, a volute, è costituita dal corpo centrale, descritto entro due lesene ioniche, tanto ampie da contenere specchiature in mattone a vista e concluso da trabeazione e timpano soprastante a dentelli con orologio inscritto nell'oculo centrale e croce metallica su alto cippo lapideo.
Al centro della facciata si apre il portone ligneo incorniciato da cornice intonacata con mesola su modiglioni e fastigio sommitale, con cartella a celebrare la riedificazione ottocentesca dell'edificio.
In asse con il portale un oculo è al centro di una specchiatura definita da un arco a tutto sesto bordato in pietra.
Volute appoggiano su un marcapiano che raccorda la navata centrale alle laterali, al cui estremo stanno delle coppe in pietra.
Nel campo murario centrale, la linea di marcapiano è ricordata da una serie di pietre bocciardate.
Due oculi in corrispondenza delle navate laterali concludono l'alzato dei campi in muratura mista, tra le membrature architettoniche in pietra omogenea.
Il fianco destro destro dell'aula non è visibile dall'esterno, stretto dalla "Grotta di Lourdes e la sagrestia.
Il fianco sinistro mostra il dislivello presente tra la navata centrale e la navata laterale, dove si possono scorgere anche i volumi delle cappelle laterali, ospitanti al centro un'epigrafie dedicata all'Arciprete don Augusto Bonafé.
Oltre la zona presbiteriale, lo sviluppo longitudinale della chiesa si conclude in un abside semicircolare.
Il fianco sinistro, la zona presbiteriale e absidale presentano pareti intonacate di bianco con cantonali in muratura a vista.
La copertura è in coppi.
Sul fianco destro dell'aula si eleva il campanile a base quadrangolare, alzati intonacati di bianco, cella campanaria con quattro finestre, concluso in una copertura a falde in coppi con croce sommitale metallica.
Pianta
Pianta longiudinale con tre navate, cappelle laterali e abside semicircolare.
Interni
Si accede all'aula tramite una bussola in muratura, sul cui fianco destro si trova un'iscrizione dedicata al restauro dell'edificio realizzato nel 1987.
La bussola presenta un originale coronamento orientaleggiante.
L'interno dell'aula è suddiviso in tre navate da paraste corinzie a reggere una trabeazione continua, modanata con fregio muto e conclusione a dentelli continua.
Tra le paraste, archi a tutto sesto aprono alle navate laterali, concluse campata per campata da volte a vela.
Sopra la trabeazione si imposta a conclusione dell'aula una volta a botte costolonata e unghiata.
La zona presbiteriale, rialzata di un gradino rispetto il piano dell'aula, è introdotta da un arcone a tutto sesto poggiante su pilastri ed è coperta da una cupola su pennacchi.
In alto si trovano due cantorie sotto alle quali dei passaggi conducono, a destra, in sagrestia e canonica, e a sinistra verso l'esterno.
Lo sviluppo longitudinale dell'edificio si conclude in un abside semicircolare con coro ligneo e semicupola sommitale.
Nella parete di fondo edicola con lesene corinzie e fastigio sommitale ad inquadrare un'immagine del Padre a bassorilievo, tra coppe di fiori fioriti.
L'interno, completamente intonacato, presenta alzati bianchi e nervature architettoniche di colore grigio.
Impianto strutturale
Struttura portante in muratura.
Apparati liturgici
L'assemblea, ordinata frontalmente al presbiterio, si compone di due file di panche e sedie lignee disposte a battaglione.
Il fonte battesimale in marmo si trova nella terza cappella dall'ingresso, lungo il fianco sinistro.
La zona presbiteriale, rialzata di un gradino rispetto il livello dell'aula, ospita al centro l'altare post-conciliare in legno; a sinistra l'ambone a leggio in legno; a destra la sede del celebrante, seduta lignea con imbottitura damascata rossa, collocata tra altre due sedute; in fondo si trova l'altare pre-conciliare in muratura dipinta e ospitante, sulla mensa, il tabernacolo.
Elementi di pregio
Sul fianco destro della navata laterale, all'altezza della quarta campata, si trova la cappella con la "Grotta di Lourdes".
Presenta una pianta a croce latina, coperta al centro da una cupola con lanterna cieca, e ospita nella zona absidale, rialzata di un gradino, una riproduzione fedele della Grotta.
All'ingresso della cappella si trovano alcune epigrafi: quelle in alto dedicate alla sua costruzione; quelle sul pavimento dedicate rispettivamente a don Augusto Bonafé (1878-1944), Padre Bernardo Monti (1918-1978), mentre la terza celebra il restauro della Grotta avvenuto nel 1984.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (anni '70)
Venne aggiunto l'altare post-conciliare in legno al centro dell'area presbiteriale.